Il potere d'acquisto diminuisce e non si era mai abbassato così tanto dal 2000, e la tendenza al risparmio anche, dice l'Istat.
I dati del secondo semestre non sono incoraggianti ma fotografano una situazione che pesa su tutti gli italiani, stretti fra incudine e martello, fra lo Stato italiano che esige sempre di più, per non dare in cambio pressochè nulla, e la situazione economica internazionale.
Il nuovo assetto economico globale sta forzando le famiglie a cambiare abitudini, e questo forse è un bene. Ma la risposta del nostro Paese è come sempre lenta, farraginosa e inadeguata. E sta forzando le famiglie italiane a mettere mano ai propri risparmi per affronatre la situazione.
Senza fare della facile e mai corretta anti-politica, c'è da sperare che si sia raggiunto veramente il segno, e che i prossimi anni vedano sorgere una nuova classe dirigente che abbia quantomeno il senso del pudore e della decenza.
Nel frattempo gli italiani, come loro costume, "tirano avanti".
Speriamo che riescano a farlo prima che i pochi inadeguati li facciano cadere nel baratro.
Fonte: Istat. Redazione Ausonia